Steam è entrato già da diversi anni nel mercato dei videogiochi, posizionandosi sul trono della distribuzione digitale su computer. Il seguente dialogo, permesso da Alessandro Ferrara (4C Sc.) che ospito nella mia rubrica, ha crato un confronto interessante, essendo noi quasi diametralmente opposti circa le opinioni sull’essenza di Steam, l’influenza che ha avuto sul mercato e sui giocatori stessi. Io sono un cultista della confezione e del sano giocar da soli senza sbirciare i profili altrui; Alessandro invece ha trasferito la sua vita sociale direttamente sul Cloud di Steam!
Alessandro:
Steam offre ricorrenti sconti che permettono di acquistare i giochi a un prezzo
esiguo, e in caso non siano di proprio gradimento, o il proprio PC non riesca a
eseguirli con un rapporto qualità - prestazioni sufficiente, avete la
possibilità di richiedere un rimborso. Tutto questo senza escludere che ogni
gioco venduto da Steam riceve costanti aggiornamenti che risolvono bug e
migliorano le prestazioni.
Alberto:
Comprare giochi a bassissimo prezzo non permette sempre all’utente di godere
appieno del titolo: è frequente tra i giocatori avere una libreria molto ricca
ma con tanti articoli poco giocati. Sono contrario al rimborso digitale, non
siamo più costretti a comprare a scatola chiusa come negli anni ’80 e abbiamo
recensioni professionali, video su YouTube e molto altro. I costanti
aggiornamenti non sono di certo un bene: questa pratica è stata abusata dalle
Software House per lanciare sul mercato titoli pesantemente incompleti (Arkham
Knight o Unity per esempio).
Alessandro:
Steam non promuove assolutamente nulla, mette solo a disposizione un servizio.
Non è colpa di Steam se le Software House pubblicano giochi incompleti e/o
pieni di bug. La stragrande maggioranza dei titoli su Steam è supportata da una
legione di modders che pubblicano le loro creazioni nel Workshop aggiungendo al
gioco una longevità quasi illimitata, tutto questo in modo totalmente gratuito.
Alberto: È
sicuramente un punto a favore, ma anche altre piattaforme offrono lo stesso
servizio. Penso che se i modders fossero spinti dai soldi, assisteremmo a
creazioni di qualità più alta. È un argomento un po’ spinoso, che tratteremo
probabilmente in futuro. Un altro elemento che a Steam critico è il sistema Greenlight,
partito da una buona idea ma completamente rovinato dagli utenti. Assistiamo
all’ascesa alla popolarità dei giochi più scadenti ma che ottengono visibilità
per la loro natura “no sense”, come Grass/Rock/Tree simulator. Aberrante.
Alessandro:
Steam ha un suo sitema di gestione e ordinamento nel Greenlight dove i giochi
che realmente meritano vengono promossi e posizionati più in alto in classifica
rispetto a quelli scadenti. La piattaforma è quasi totalmente basata sulla
community, e offre a quest'ultima servizi come il Mercato o gli Scambi,
mettendo a disposizione degli utenti un luogo dove acquistare, vendere e
scambiare giochi, sconti, oggetti ottenibili e molto altro senza limitazioni.
Alberto:
Siamo arrivati ad una situazione paradossale: paghiamo per non giocare. Nessun
giocatore ha particolari privilegi a cui sono riservati esclusivi oggetti di
gioco, ogni articolo presente sul Mercato lo si può ottenere giocando. Sarà la
pigrizia dei giocatori, la scarsa abilità o l’impazienza, ma trovo questo sistema
molto triste. Un difetto che riguarda un po’ tutto il mondo del Digital
Delivery è la necessità di una buona connessione: io e molti altri giocatori
abbiamo problemi a scaricare titoli odierni, che possono arrivare oltre i 50
Gb!
Alessandro:
Steam offre dei server dedicati, quasi uno per ogni paese, cercando di colmare
questa grave lacuna presente quasi unicamente sul nostro terrirorio. Steam
offre anche un servizio Cloud che oltre a portare qualsiasi salvataggio sempre
con voi (in caso accediate ad una nuova postazione vi basterà fare il log-in
con il vostro account sul nuovo dipositivo ed è fatta), permette di condividere
la vostra libreria con un'altra persona, che potrà giocare ai vostri giochi
senza limitazioni di tempo. Inoltre grazie ad In-Home Streaming potrete
trasmettere in streaming i giochi dal vostro PC ad un altro dispositivo, come
la vostra TV, permettendovi di godere i vostri giochi preferiti anche in
salotto.
Alberto:
Personalmente non vedo alcuna necessità di disporre di un secondo dispositivo
per gustare i miei titoli, se non per sfruttare uno schermo più grande. Anche
se fosse la scarsa connessione, sempre e comunque condivisa con il resto del
nucleo familiare, non mi consentirebbe di risultati soddisfacenti. Il problema
logistico che sta alla base di Steam è il seguente: quando il servizio chiuderà
i battenti in un modo o nell’altro, i giocatori saranno impossibilitati a
scaricare i giochi da loro acquistati.
Alessandro:
Steam possiede un piano B in caso fallisca. Verrebbero rilasciate patch per
ogni gioco rendendolo totalmente indipendente da Steam, permettendo a chiunque
di continuare a giocare i propri titoli senza problemi.
Non ci siamo posti
l’obbiettivo di decretare se Steam sia cosa buona e giusta o meno, sarete voi
infatti, nostri lettori, ad arricchire il dialogo scrivendoci direttamente sul
sito tumiturbiserpieri.blogspot.it tramite i commenti. Ci sentiamo online!
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