domenica 6 dicembre 2015

INTERVISTA AI RAGAZZI DELLO SPORTIVO - di Alberto Muratore & Antonella Giannini

Anita Zavatta, Beatrice Maroni, Eva Ricci, Enrico Zangari, tutti di 2°H, sono i ragazzi del Liceo Scientifico Sportivo che ci hanno dato il piacere di intervistare per la prima volta gli alunni di questo nuovo indirizzo.



Le aspettative che avevate quando avete scelto questo liceo, sono state rispettate?

Beatrice: Secondo me sì, perché comunque quando ho scelto questa scuola, già mi piaceva e arrivata qui sono stata contenta di tutto quello che è stato fatto. Il mio desiderio di essere aiutata da parte dei professori su compiti e verifiche, in quanto sono molto impegnata con lo sport, è stato rispettato, perché sono stati molto clementi con noi.

Enrico: Secondo me le hanno rispettate, perché essendo molto impegnato con lo sport, spesso nel fine settimana non riesco a fare i compiti e i prof si sono dimostrati clementi in questo e anche il fatto di rimanere a casa il sabato è molto vantaggioso.

Eva: Io l' anno scorso facevo il liceo artistico, infatti ho voluto fortemente cambiare perché non ero soddisfatta dell' altro liceo.

Anita: Io direi di sì, per i motivi scolastici e per i motivi legati alla palestra, anche se forse nella parte teorica mi aspettavo di più. Però, nella parte pratica, la validità degli aiuti esterni che sono arrivati è stata pienamente rispettata. Dico “aiuti esterni” in quanto gli sport che facciamo, vengono seguiti da degli operatori esterni. L' anno scorso abbiamo fatto ultimate fresbee, ginnastica artistica e orienteering, ovvero la versione sportiva di una specie di caccia al tesoro. Questi stessi sport vengono poi ripetuti in seconda.



I vostri primi anni allo scientifico sportivo vi sono piaciuti? E in quale direzione pensate stia andando il liceo?

Beatrice: Nel primo anno mi sono trovata bene, il secondo anno è appena iniziato, ma penso comunque di continuare a trovarmi bene, perché questa scuola mi piace molto. Finita la scuola penso di fare l' università per diventare o allenatore o comunque rimanere nel mondo dello sport e per questo motivo la scuola mi aiuta molto, perché mi piace stare a contatto col mondo dello sport e nel futuro riuscirò a trovare un lavoro nell' ambito sportivo che con altre scuole non avrei potuto trovare facilmente.

Enrico: A me il primo anno è piaciuto molto, anche se sono stato rimandato, ma sono riuscito a recuperare. Quest' anno non è partito molto bene perché mi sono dovuto concentrare di più sullo sport, però a me questo liceo piace e in futuro vorrei rimanere sempre in questo ambito. Anche perché a me in generale lo studio non piace molto, ma se è collegato a qualcosa che mi piace come lo sport, allora è un incentivo in più.

Eva: Io penso che questa sia una classe privilegiata, cioè che la scuola stia dedicando molto a questa sezione. Io che l' anno scorso non ero in questa classe me ne sono accorta ed è evidente perché facciamo tantissime uscite. Secondo me è anche molto alto il livello della classe e quindi i professori sanno che possono pretendere.


 Come si fa ad essere ammessi? Contano anche i meriti sportivi (agonistici o meno) o solo la media del primo quadrimestre di terza media?

Beatrice: Per noi, l' anno scorso hanno guardato la media del primo quadrimestre e hanno detto che era sufficiente quella e quindi i meriti sportivi li hanno presi in considerazione, ma non hanno inciso particolarmente sulla classifica.

Eva: Per me è stato molto difficile entrare perché io già l' anno scorso in corso d' anno avevo fatto la richiesta, ma me l' anno rifiutata perché erano già 31. Ci ho riprovato a fine anno, a giugno e anche quella me l' hanno rifiutata e quindi io dovevo rimanere all' artistico. Però poi, dato che alcuni erano stati bocciati e altri cambiavano, la classe si era ridotta. Mi hanno quindi chiamata perché potevano ammettermi, soltanto che ho dovuto dare quatro esami: matematica, fisica, discipline sportive e scienze sportive. Ho passato tutto luglio e agosto a studiare e all' esame io non ne ho passata nessuna, quindi teoricamente non sarei stata idonea. Però, considerando che sono in obbligo scolastico perché non ho ancora 16 anni, i miei genitori hanno fatto la richiesta scritta che io potessi entrare e mi hanno dovuta far entrare per forza. Ma ancora non sono a tutti gli effetti un' alunna di questa classe: lo sarò solo se verrò promossa quest' anno: se verrò bocciata, dovrò tornare all' artistico.  È molto difficile entrare e questo fa capire anche la serietà che hanno, inoltre mi trovo molto bene e conto di essere promossa.

Anita: La media è la cosa principale, poi c' è una percentuale riservata. Ad esempio se c' è un campione nazionale ha la priorità ad entrare e questo credo sia il 10% di tutta la classe.


Riuscite a conciliare lo studio e lo sport (e magari anche la vita sociale)?

Beatrice: Io faccio baseball, quindi fino a marzo comunque rallento gli allenamenti, perché d' inverno se ne fanno di meno e sono un po' più libera. Dopo marzo però ho quattro allenamenti alla settimana e nel fine settimana molto spesso gioco, quindi mi riesce più difficile conciliare la vita e lo sport, ma riesco a vedermi lo stesso con le amiche perché faccio in fretta i compiti e memorizzo molto velocemente.

Enrico: Quest anno è stato molto difficile per me perché a inizio anno mi sono dovuto concentrare più sullo sport, avendo i campionati italiani. Faccio atletica leggera (lancio del peso, getto del peso e lancio del disco) e da quando li ho vinti trovo molto difficile conciliare lo sport con lo studio, perché adesso mi alleno cinque volte alla settimana e alcuni allenamenti sono anche di tre ore, mentre quelli più leggeri sono di un' ora e mezza. Però è palestra fisso, quindi torno a casa che ne ho già poca voglia e se potessi non farei niente, ma devo e quindi studio fino alle sette/otto. La via sociale... sì e no, perché il sabato vado agli scout e poi la domenica se riesco esco con i miei amici per una o due ore, se no studio per recuperare

Eva: Per me è stata dura, perché io faccio ginnastica artistica a livello agonistico e adesso per recuperare le materie e concentrarmi sulla scuola l' ho dovuta interrompere. Diciamo che di vita sociale non ne ho più tanta, perché torno a casa diciamo alle due e studio fino alle cinque/sei di sera, poi talvolta vado a fare qualche allenamento. Esco solo il sabato e poi per il resto studio: questa è la mia vita.

Anita: Io in questo periodo sto facendo una fatica assurda, perché avendo avuto quest' estate un richiamo in nazionale (gioco a basket), c' è più da pretendere sul mio futuro nello sport. Ora come ora mi hanno riempita di allenamenti: faccio i miei allenamenti, uno o due allenamenti in più da sola con dei ragazzi, la domenica le selezioni e poi alleno anche un gruppo di bambini. Fortunatamente sono sempre andata bene a scuola e questo mi ha avvantaggiata, perché se non fossi così portata farei ancora più fatica.

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