I
videogiochi sono ormai diventati un passatempo, una sfida, uno sport per milioni
di appassionati e giocatori nel mondo. Non tutti peró conoscono i meccanismi
che intercorrono tra la pressione di un tasto ed il suo corrispettivo effetto a
schermo, c’é una affascinante logica che regola il linguaggio che il
programmatore utilizza per comandare il calcolatore. Oggi racconteró voi la mia
breve storia, che fin da bambino ho sognato di studiare il punto di vista dello
sviluppatore di videogiochi.
Sono
cresciuto a pane e DOOM II, il bambino che ero era molto scemo, tantoché non
gli piacque Super Mario Galaxy e vendette la Wii in virtú di una Xbox360,
usata, che si ruppe dopo soli due mesi proprio il giorno della vigilia di
natale. Me lo meritavo (sul sito trovate l’approfondimento su questo episodio).
Deluso dalla mia esperienza mi sono rifugiato negli emulatori, programmi capaci
di “convertire” in tempo reale i giochi per console sul PC. Giocati quindi i
classici del passato mi sono innamorato del Retrogaming; al Rimini Comics ho
comprato un NES che custodisco ancora gelosamente “solo io so dove”. Oltre ad
essermi sempre interessato all’informatica pratica con gli anni ho imparato a
disegnare in pixel art e fare animazioni bidimensionali. Scatta la scintilla
quando scopro Game Maker, un engine completo di tutto per fare giochi in 2D. Col
tempo imparo da solo a costruire platform semplici, sparatutto spaziali,
esperimenti arcade (e a rompere le scatole sui forum); solo in 3° Liceo peró
termino un mio primo progetto, come lavoro di informatica di fine anno.
Arcade_Battlefield é un twin stick shooter (come Minigore
2 per intenderci), in cui impersonando un carro armato é necessario resistere
ai continui attacchi dei nemici. Il tempo di sviluppo di un mese e mezzo mi ha
permesso di far buon uso dello schermo touch screen tipico degli smartphone e
di impreziosire la grafica con buoni effetti visivi. Tuttora é possibile scaricare
Arcade_Battlefield da: indiedb.com/downloads/arcade-battlefield-13
Durante la settimana di recupero terró un incontro proprio su Game maker, che, versatile quanto semplice, penso sia un ottimo inizio per entrare nell’ ottica della creazione di un videogioco utilizzando un vocabolario il piú “terra terra” possibile. Spero questo incontro sará di vostro gradimento e vi invito a scrivermi dal sito del nostro giornalino
Edit: E invece non avró modo di tenere alcun incontro visto che ai piani alti non interessa effettivamente l'arricchimento (di qualsiasi tipo) degli studenti, quanto invece punire chi nonostante gestisca il giornalino piú premiato della provincia ha almeno un' insufficienza lieve. "Mannaggia".
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