domenica 17 gennaio 2016

“LE IDEE DI MICHAEL” Intervista semiseria - di Antonella Giannini

Ore 15.00 di lunedì 30 novembre 2015.
La voce di un fatto più unico che raro circola tra i serpierini increduli. Tutti si fissano, come storditi da quell' affermazione ecclatante, senza precedenti.
Il tempo pare essersi fermato.

Tutto si è congelato in quell' espressione, in quella frase: Michael ha avuto un' idea!
Ecco: il lento scorrere delle ore ricomincia, i secondi iniziano nuovamente a rincorrersi, la vita riprende.
Michael ha avuto un' idea.
Ma come è possibile?” ci siamo chiesti noi, giornalisti di domani, cacciatori di scoop, bramosi di notizie e novità.
Ebbene, noi del Tumiturbi l' abbiamo chiesto in esclusiva al diretto interessato, alla nostra notizia di (quasi) prima pagina.

Ebbene, com' è possibile che tu abbia avuto un' idea?
Io sono un essere umano, quindi penso e mi viene un' idea. E il fatto che mi venga un' idea e che quindi penso è la prova stessa del fatto che io esista. E questa è un' idea mia.
E io so soltanto quello che è dentro di me, cioè: io non posso fidarmi dei miei sensi.
Per mio nonno, queste idee erano la vera essenza delle cose e questo si può esprimere in una parola greca... archè.
Come possiamo fidarci delle cose che non sono cose o, come direbbe qualche dilettante, l' essere e il non essere?

Comunque, passando alle domande serie, su cosa verte la tua idea?
Io vorrei parlare del perché in una canzone certe note suonate insieme risultano piacevoli al nostro orecchio, dal punto di vista fisico.

Da dove ti è venuta questa idea?
Stavo studiando le tonalità e mi sono chiesto perché ci sono certe note piuttosto che altre all' interno delle stesse. Allora ho cercato su Internet una spiegazione e da qui è nata l' idea di parlarne.

Quindi, se anche voi come me siete curiosi di conoscere il lato fisico della musica (o il lato musicale della fisica), appuntamento al prossimo numero!

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