lunedì 26 dicembre 2016

BUSINESS E ... DINTORNI


RYANAIR PER TUTTI
 
BIGLIETTI A COSTO ZERO IN CINQUE ANNI
 
di Mattia Battistini

Ryanair, la più grande compagnia aerea low cost d'Europa, dopo aver proposto negli ultimi anni una serie di innovativi progetti taglia-costi, tra cui spiccano le toilette a paga-mento durante il volo o il progetto del “viaggio in piedi”, non smette di stupire e lancia, tramite il proprio AD Micheal O’Leary, una nuova sfida al mercato del trasporto aereo, con un progetto che sfiora la provocazione: nel giro di cinque anni farà in modo che i propri voli siano gratis.
Ma com’è possibile realizzare quest’ipotesi di viaggio a costo zero?
O’Leary, dopo aver affermato: "La sfida per noi, in futuro, è continuare a far scendere le tariffe. La mia idea è che tra cinque o al massimo dieci anni i biglietti Ryanair saranno gratuiti”, spiega la sua strategia: gli introiti derivati dalla vendita dei biglietti saranno sostituiti da accordi finanziari con gli esercizi commerciali che operano negli scali aeroportuali. "Siamo noi che portiamo i clienti agli esercenti degli aeroporti. E gli aeroporti sono ormai diventati come dei centri commerciali”.
L'idea di scaricare i costi del biglietto aereo su un presunto aumento degli introiti dei negozi, forse non troverà d'accordo tutti i commercianti, ma dimostra come oramai le strategie di marketing dei diversi settori dell'offerta di beni di consumo, siano altamente integrate tra di loro e come effettivamente un ruolo importante nel successo, o insuccesso, di una catena di negozi, dipenda anche dal sistema dei trasporti che le fornisce dei potenziali clienti. Da questo punto di vista, Ryanair ha tutte le carte in regola per farsi ascoltare dai gestori delle reti commerciali, visto che, con i suoi quasi 100 milioni di passeggeri l'anno, oggi è considerata la compagnia aerea più scelta dai viaggiatori che volano per i cieli d'Europa.
Comunque, stando a quanto dichiarato da O'Leary, l'ambizione della compagnia irlandese di arrivare a far volare gratis i propri passeggeri, passa attraverso un processo combinato sia di accordi commerciali con le grandi reti di distribuzione presenti degli aeroporti, sia con una politica fiscale che permetta un taglio delle tasse aeroportuali dal prezzo del biglietto. Ryanair sostiene che il costo di un biglietto è talmente maggiorato che si pagano 20 sterline per un biglietto che potrebbe costarne solo 4. Con questa riduzione, l'incremento del traffico passeggeri sarebbe esponenziale e con un simile pacchetto clienti sarebbe facile far accettare agli shop interessati, la proposta di diventare sponsor di un volo che farebbe rientrare con solamente 10 euro di acquisto per passeggero, il costo dell'operazione. In fondo per loro si tratterebbe di sobbarcarsi di una spesa di viaggio minima da cui ricaverebbero un buon profitto.
I prossimi cinque anni di sviluppo della rete Ryanair saranno decisivi per capire se il futuro del turismo aereo dipende dalla sua capacità di incrementare i consumi della reti di distribuzione aeroportuali. Se la scommessa di O'Leary dovesse risultare vincente, sarà divertente scoprire, magari durante una chiacchierata tra amici, che uno di loro il pomeriggio precedente ha fatto un salto a Londra per bere un tè all'inglese in aeroporto.

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