RYANAIR
PER TUTTI
BIGLIETTI
A COSTO ZERO IN CINQUE ANNI
di Mattia Battistini
Ryanair,
la più grande compagnia aerea low cost d'Europa, dopo aver proposto
negli ultimi anni una serie di innovativi progetti taglia-costi, tra
cui spiccano le toilette a paga-mento durante il volo o il progetto
del “viaggio in piedi”, non smette di stupire e lancia, tramite
il proprio AD Micheal O’Leary, una nuova sfida al mercato del
trasporto aereo, con un progetto che sfiora la provocazione: nel giro
di cinque anni farà in modo che i propri voli siano gratis.
Ma
com’è possibile realizzare quest’ipotesi di viaggio a costo
zero?
O’Leary,
dopo aver affermato: "La sfida per noi, in futuro, è continuare
a far scendere le tariffe. La mia idea è che tra cinque o al massimo
dieci anni i biglietti Ryanair saranno gratuiti”, spiega la sua
strategia: gli introiti derivati dalla vendita dei biglietti saranno
sostituiti da accordi finanziari con gli esercizi commerciali che
operano negli scali aeroportuali. "Siamo noi che portiamo i
clienti agli esercenti degli aeroporti. E gli aeroporti sono ormai
diventati come dei centri commerciali”.
L'idea
di scaricare i costi del biglietto aereo su un presunto aumento degli
introiti dei negozi, forse non troverà d'accordo tutti i
commercianti, ma dimostra come oramai le strategie di marketing dei
diversi settori dell'offerta di beni di consumo, siano altamente
integrate tra di loro e come effettivamente un ruolo importante nel
successo, o insuccesso, di una catena di negozi, dipenda anche dal
sistema dei trasporti che le fornisce dei potenziali clienti. Da
questo punto di vista, Ryanair ha tutte le carte in regola per farsi
ascoltare dai gestori delle reti commerciali, visto che, con i suoi
quasi 100 milioni di passeggeri l'anno, oggi è considerata la
compagnia aerea più scelta dai viaggiatori che volano per i cieli
d'Europa.
Comunque,
stando a quanto dichiarato da O'Leary, l'ambizione della compagnia
irlandese di arrivare a far volare gratis i propri passeggeri, passa
attraverso un processo combinato
sia di accordi commerciali con le grandi reti di distribuzione
presenti degli aeroporti, sia con una politica fiscale che permetta
un taglio delle tasse aeroportuali dal prezzo del biglietto. Ryanair
sostiene che il costo di un biglietto è talmente maggiorato che si
pagano 20 sterline per un biglietto che potrebbe costarne solo 4. Con
questa riduzione, l'incremento del traffico passeggeri sarebbe
esponenziale e con un simile pacchetto clienti sarebbe facile far
accettare agli shop interessati, la proposta di diventare sponsor di
un volo che farebbe rientrare con solamente 10 euro di acquisto per
passeggero, il costo dell'operazione. In fondo per loro si
tratterebbe di sobbarcarsi di una spesa di viaggio minima da cui
ricaverebbero un buon profitto.
I
prossimi cinque anni di sviluppo della rete Ryanair saranno decisivi
per capire se il futuro del turismo aereo dipende dalla sua capacità
di incrementare i consumi della reti di distribuzione aeroportuali.
Se la scommessa di O'Leary dovesse risultare vincente, sarà
divertente scoprire, magari durante una chiacchierata tra amici, che
uno di loro il pomeriggio precedente ha fatto un salto a Londra per
bere un tè all'inglese in aeroporto.
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