lunedì 26 dicembre 2016

TERREMOTI


TERREMOTI: SICUREZZA E PREVENZIONE
di Claudio Mini

Ciò che molte persone temono è di vedere il proprio mondo collassare in pochi istanti, perdere qualcuno di caro e gettare al vento anni e anni di lavoro. Ultimamente, per colpa degli ultimi sciami sismici che sin dal 24 agosto perseguitano il Centro Italia con continue ma lievi scosse, sempre più persone sono preoccupate dall'imprevedibile fenomeno dei terremoti che, come un fulmine a ciel sereno, possono sconvolgere intere popolazioni e mettere in crisi intere aree.
Il fenomeno dei terremoti non è nuovo in Italia: vediamo come il panorama sismico italiano sia costellato di migliaia di fenomeni che hanno interessato soprattutto le regioni centro-meridionali, la Sicilia e in generale le regioni appenniniche (con qualche altra eccezione, come in Friuli). 
Rispetto al passato, oggi c'è una maggior sensibilizzazione sull'argomento: vediamo come si sia passati da vere e proprie carneficine (come nel caso del terremoto di Messina del 1908, dove persero la vita circa un centinaio di migliaia di persone nella città siciliana e nelle zone limitrofe, poi classificato come uno dei fenomeni sismici più disastrosi in Italia) a fenomeni più “attenuati”, ma sempre ingenti.
Grazie a nuove scoperte scientifiche e molteplici studi nel campo dell'edilizia, a partire dagli anni settanta del ventesimo secolo sono stati brevettati i cosiddetti “isolatori sismici”, dispositivi che permettono agli edifici di ridurre e dissipare l'energia a cui è sottoposta una data struttura (come ad esempio un ponte o un viadotto, primi soggetti su cui è stato applicato questo nuovo sistema). Gli isolatori sismici sono costituiti da apparecchiature di appoggio in neoprene armato (un tipo di gomma sintetica) o in acciaio-teflon (polimero appartenente ai PFC) oppure di dispositivi oleodinamici (che permettono di “assorbire” l'energia dell'impatto e trasformarla sotto forma di calore, sono solitamente applicati nei pistoni dei macchinari o nei veicoli). In generale vengono applicati in vari punti della struttura: non solo le fondamenta ma anche nelle colonne portanti o nei punti dove vi è una maggiore tensione. L'applicazione degli isolatori sismici permette alla struttura interessata di acquisire proprietà elastiche che prima non aveva e a renderla più resistente a forti sismi e a molti altri fenomeni naturali come gli uragani.
Oltre agli isolatori sismici, vi sono altri metodi per permettere alla struttura di reggere ai vari fenomeni sismici: per esempio la precom-pressione o pre-stressing, che mediante l'utilizzo dei cosiddetti “earthquake bolts” (o “bulloni da terremoto”) permette a un edificio di “tenersi in piedi” anche dopo una serie di scosse mediante la semplice applicazione di strutture d'acciaio attaccate alle zone interessate e fragili. Altro sistema è l'impiego di strutture esterne in cemento armato o acciaio che, nonostante siano ingombranti e non molto belle a vedersi, aiutano l'integrità della struttura e, se applicate sospensioni idrauliche o “molle”, l'elasticità.
Infine il metodo che si ritiene il più efficace è direttamente la costruzione di case antisismiche che evitano il problema dell'isolamento e, nonostante costino in media il 30% in più di una casa “normale”, sono richieste secondo le normative in certi punti della penisola a seconda della pericolosità sismica. Dopotutto, prevenire è meglio che curare.

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