TERREMOTI:
SICUREZZA E PREVENZIONE
di Claudio Mini
Ciò
che molte persone temono è di vedere il proprio mondo collassare in
pochi istanti, perdere qualcuno di caro e gettare al vento anni e
anni di lavoro. Ultimamente, per colpa degli ultimi sciami sismici
che sin dal 24 agosto perseguitano il Centro Italia con continue ma
lievi scosse, sempre più persone sono preoccupate dall'imprevedibile
fenomeno dei terremoti che, come un fulmine a ciel sereno, possono
sconvolgere intere popolazioni e mettere in crisi intere aree.
Il
fenomeno dei terremoti non è nuovo in Italia: vediamo come il
panorama sismico italiano sia costellato di migliaia di fenomeni che
hanno interessato soprattutto le regioni centro-meridionali, la
Sicilia e in generale le regioni appenniniche (con qualche altra
eccezione, come in Friuli).
Rispetto al passato, oggi c'è una
maggior sensibilizzazione sull'argomento: vediamo come si sia passati
da vere e proprie carneficine (come nel caso del terremoto di
Messina del 1908, dove persero la vita circa un centinaio di
migliaia di persone nella città siciliana e nelle zone limitrofe,
poi classificato come uno dei fenomeni sismici più disastrosi in
Italia) a fenomeni più “attenuati”, ma sempre ingenti.
Grazie
a nuove scoperte scientifiche e molteplici studi nel campo
dell'edilizia, a partire dagli anni settanta del ventesimo
secolo sono stati brevettati i cosiddetti “isolatori sismici”,
dispositivi che permettono agli edifici di ridurre e dissipare
l'energia a cui è sottoposta una data struttura (come ad esempio un
ponte o un viadotto, primi soggetti su cui è stato applicato questo
nuovo sistema). Gli isolatori sismici sono costituiti da
apparecchiature di appoggio in neoprene armato (un tipo di gomma
sintetica) o in acciaio-teflon (polimero appartenente ai PFC) oppure
di dispositivi oleodinamici (che permettono di “assorbire”
l'energia dell'impatto e trasformarla sotto forma di calore, sono
solitamente applicati nei pistoni dei macchinari o nei veicoli). In
generale vengono applicati in vari punti della struttura: non solo le
fondamenta ma anche nelle colonne portanti o nei punti dove vi è
una maggiore tensione. L'applicazione degli isolatori sismici
permette alla struttura interessata di acquisire proprietà elastiche
che prima non aveva e a renderla più resistente a forti sismi e a
molti altri fenomeni naturali come gli uragani.
Oltre
agli isolatori sismici, vi sono altri metodi per permettere alla
struttura di reggere ai vari fenomeni sismici: per esempio la
precom-pressione o pre-stressing, che mediante l'utilizzo dei
cosiddetti “earthquake bolts” (o “bulloni da terremoto”)
permette a un edificio di “tenersi in piedi” anche dopo una serie
di scosse mediante la semplice applicazione di strutture d'acciaio
attaccate alle zone interessate e fragili. Altro sistema è l'impiego
di strutture esterne in cemento armato o acciaio che, nonostante
siano ingombranti e non molto belle a vedersi, aiutano l'integritÃ
della struttura e, se applicate sospensioni idrauliche o “molle”,
l'elasticità .
Infine
il metodo che si ritiene il più efficace è direttamente la
costruzione di case antisismiche che evitano il problema
dell'isolamento e, nonostante costino in media il 30% in più di una
casa “normale”, sono richieste secondo le normative in certi
punti della penisola a seconda della pericolosità sismica.
Dopotutto, prevenire è meglio che curare.
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