IL
PUNTO SULLE ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO
Il
dilemma delle regole
di
Alessia Antolini e Camilla Fiorilli
Sono
passate poche settimane dalle elezioni dei rappresentanti d'istituto
della nostra scuola.Due le liste che si erano
presentate con dei propri candidati: ATTUALISTA (Giorgetti Irene,
Neri Martina e Palmisano Federico) e LISTA DELLA SPESA (Antolini
Federico, Girometti Mattia, Solaroli Pietro e Zuccone Samuele).
Dopo un'intensa campagna
elettorale, hanno trionfato gli studenti dell'Attualista, (qualcuno
nei corridoi sostiene che tale esito era più che prevedibile), ma le
modalità che hanno portato alla vittoria hanno lasciato degli
strascichi polemici abbastanza “pesanti”. Il successo elettorale
è stato infatti ottenuto per la squalifica dell'altra lista. Ch'è
successo? Perché il pur netto consenso ottenuto da Attualista (dalle
schede scrutinate risulta comunque che la lista avrebbe portato in
consiglio d'istituto tutti e tre i propri candidati) deve dare adito
a una miriade di sospetti e illazioni? O hanno forse ragione i
ragazzi della Lista della Spesa che si sentono defraudati da un
successo artificiosamente manomesso (questa è in sostanza la loro
idea) dall'intervento della Commissione Elettorale?
Per capire l'andamento di
questa strana tornata elettorale e tutto quello che si è portata
dietro, bisogna prima di tutto partire dai regolamenti.
Come funzionano le
elezioni?
Un’ordinanza
ministeriale, la N. 215, emanata dal Ministero della Pubblica
Istruzione di Roma, fissa le date delle elezioni per il rinnovo
triennale delle componenti del Consiglio di Istituto: docenti,
personale ATA, genitori e studenti.
Le componenti dei
docenti, del personale ATA e dei genitori hanno una durata triennale
mentre la componente alunni dev’essere rinnovata annualmente entro
il 31 Ottobre.
Come vengono
presentate le liste?
Sempre l’O. M. n. 215
fissa le date entro le quali i candidati devono presentare le liste
al Dirigente scolastico, il quale autentica le firme e poi le passa
alla Commissione Elettorale.
Essa deve controllare che
queste ultime siano in regola e che non ci siano discrepanze e/o
problemi con i nominativi dei candidati.
Una volta eseguita questa
operazione le liste vengono pubblicate ed inizia la campagna
elettorale, la quale termina il giorno antecedente alle elezioni, che
di norma vengono svolte in due giorni: domenica e lunedì.
Dal Sabato quindi parte
il silenzio elettorale, ovvero i candidati alle liste non possono
svolgere campagna propagandistica e distribuire/affliggere volantini
allo scopo di incentivare il numero di voti ottenuti.
Quando tutte le liste
sono state presentate al Dirigente e successivamente vidimate dalla
Commissione Elettorale, tutti i volantini e qualsiasi scritto a fine
propagandistico devono essere consegnati al Preside.
Il volantino costituisce
la campagna elettorale delle liste.
Cosa
è successo quest'anno?
Quest’anno purtroppo si
è verificato un caso spiacevole: la lista 1 (Lista della Spesa)
durante il giorno del silenzio (Sabato) e anche durante il secondo
giorno delle votazioni (Lunedì mattina) ha affisso e/o distribuito
dei volantini.
Questa azione, oltre ad
essere una violazione del regolamento dei tempi della campagna
elettorale, infrangeva anche un'altra regola: i volantini distribuiti
non corrispondevano a quelli depositati al momento della
presentazione della lista, e quindi non erano stati nè visionati e
né tantomeno approvati dal Preside.
Oltretutto nella foto
presente sul volantino “oggetto del delitto”, uno dei membri
indossava una felpa con un logo: questo fatto costituisce una
violazione al Regolamento d’Istituto il quale prevede che le liste
presentino foto prive di qualsiasi riferimento a marchi
universalmente conosciuti, perché altrimenti si incorre in forme di
pubblicità più o meno occulta.
La propaganda durante il
giorno del silenzio elettorale, l'utilizzo di materiale non approvato
e la presenza di una forma di pubblicità occulta, hanno determinato
l’esclusione della Lista della Spesa dalla competizione elettorale.
Un fatto simile accadde
tre anni fa, quando un’altra lista presentò un volantino del quale
la foto mostrava chiaramente un logo; anche in quella situazione si
giunse all'esclusione.
A determinare la sanzione
è la Commissione Elettorale che, insieme al Dirigente Scolastico,
esaminato il caso e comprovata la presenza di irregolarità da parte
degli interessati, procede all’esclusione di tale lista dalla
competizione.
La lista 1 ha presentato
ricorso, cercando di smontare le accuse che le venivano imputate, ma
la decisione del Comitato elettorale è stata irremovibile.
“La
funzione educativa della scuola – ha affermato qualcuno - passa
anche dall'applicazione di sanzioni, a volte molto gravose, nei
confronti di coloro che pensano di poter trasgredire impunemente le
regole condivise dalla comunità scolastica.”
Lo
scrutinio si è svolto regolarmente, i voti della Lista della Spesa
sono stati conteggiati, e un loro rappresentante sarebbe stato eletto
se non fosse successo il pasticciaccio, ma … la storia purtroppo è
finita così.
“Resta
il rammarico per una componente studentesca che non è
sufficientemente rappresentata in Consiglio d'Istituto e una
riflessione che vale anche come auspicio per il prossimo anno:
chiunque si canditi - e auspichiamo che ci siano molte liste, con
programmi e obiettivi diversi e differenti e soprattutto non
riciclati da un anno con l'altro – si legga bene il regolamento e
soprattutto lo applichi, senza pensare di fare furbate d'occasione
last minute.“
LE INTERVISTE AI CANDIDATI
Rispondono i ragazzi
della LISTA 2 “ATTUALISTA”.
Da cosa deriva il nome
della lista?
Il nome ATTUALISTA ci
piaceva perché si parlava di attualità.
Perché vi siete
candidati?
Martina:
Al di fuori di questo istituto non c'è una grande considerazione dei
serpierini, la partecipazione studentesca della nostra scuola si sa è
sempre poco considerata.
Fondamentalmente mi sono
candidata per migliorare l'istituto, sia come partecipazione interna
sia come visione esterna da parte degli altri istituti.
Federico:
Sono arrivato al Serpieri dall'Einstein, l'anno scorso.
Là considerano il
Serpieri come una scuola di nullafacenti e scansafatiche, dove la
gente va perché non ha voglia di far niente.
Di certo qualche problema
ce l'ha, ma l'ambiente è decisamente migliore rispetto a quello
dell'Einstein, dove erano i professori i primi ad insegnarti che
esistevi solo tu e che dovevi fare di tutto per scavalcare gli altri.
Dopo
aver sentito che l'Irene si voleva candidare mi sono proposto a mia
volta, con il proposito di provare a cambiare le cose, per migliorare
la scuola e tenere alto il nome dei serpierini.
Irene:
Mi sono candidata per la voglia di mettermi in gioco e vivere la
scuola in prima persona, ho sempre cercato di rimanere attiva
all'interno dell'istituto, l'anno scorso mi occupavo del
volontariato.
La
scuola è un punto fondamentale della mia vita e fa parte di essa, e
credo che debba essere sfruttata al massimo in ogni suo campo.
Desidero
dare un contributo concreto a questa istituzione e rappresentare la
voce degli studenti, siamo qui solo per questo. Non ne traiamo alcun
beneficio, se non tanta esperienza.
Vi
ritenete soddisfatti del gruppo che costituite?
Ci
troviamo bene, ci avrebbe fatto piacere che anche un membro
dell'altra lista fosse stato eletto con noi, ma purtroppo non si è
potuto.
Siamo
molto contenti di essere saliti tutti e tre insieme, essendo amici
anche al di fuori della scuola. La
nostra collaborazione si rivelerà sicuramente semplice e produttiva.
Secondo
voi, quali sono i problemi di maggiore spessore che andrebbero
assolutamente risolti all'interno della nostra scuola?
Aumentare
la partecipazione scolastica è un punto su cui cui facciamo
particolare leva.
Per
fare un esempio; poco tempo fa abbiamo proposto un sondaggio al fine
di decidere la discoteca dove svolgere la festa di Natale e solo 20
classi su 56 hanno risposto.
Parlando
con i rappresentanti degli altri istituti ci è stato riferito che
gli studenti altrove sono più partecipativi e attenti ai problemi
della scuola.
Su
questo punto si può sicuramente lavorare ma c'è bisogno che ogni
studente si metta in gioco in prima persona.
Francamente, pensate
di riuscire a cambiare le cose al Serpieri?
Noi
possiamo magari gettare le basi per un cambiamento, però è ovvio
che in un anno la situazione non cambierà in maniera radicale.
Ci
siamo candidati con tantissime buone intenzioni che cercheremo di
portare avanti fino alla fine.
Quali
punti del programma che avete presentato durante la campagna
elettorale volete assolutamente portare a compimento?
Tutto
in realtà. Abbiamo proposto poche cose ma fattibili, bene o male
cercheremo di portare avanti tutti i punti che abbiamo presentato.
In
ogni caso noi siamo assolutamente aperti a qualsiasi tipo di proposta
che ci verrà fatta dagli studenti, che sia fattibile e nei limiti
della decenza s'intende.
Cosa pensate
dell'altra lista?
Inizialmente avevamo
molti pregiudizi ma dopo tutto quello che è successo abbiamo avuto
modo di conoscerli e di ricrederci.
Saremmo stati contenti se
uno di loro fosse salito con noi, ci sarebbe stata sicuramente una
buona collaborazione.
Secondo voi è stata
giusta la loro squalifica?
Hanno trasgredito il
regolamento d'istituto perciò si, ma analizzando la questione da un
punto di vista più umano forse la sanzione che è stata applicata,
ovvero la loro espulsione dalla competizione elettorale, è stata un
po' drastica.
Comunque esssendosi
presentate solo due liste, diciamo che agli studenti è stata negata
la possibilità di scegliere o comunque limitata entro certi confini.
A seguito dello spoglio
in ogni caso saremmo saliti tutti e tre e a noi si sarebbe aggiunto
un componente dell'altra lista.
Intervista
ai candidati della
“LISTA
DELLA SPESA”
Cos’è successo?
Il giorno in cui
sarebbero dovuti uscire i risultati delle elezioni alla terza ora ci
hanno chiamati perché avevano trovato dei problemi.
L’altra lista e dei
professori hanno notato dei nostri amici che, durante il giorno del
silenzio elettorale (sabato), stavano distribuendo i volantini della
nostra candidatura.
Attaccandosi al fatto che
i volantini non si potevano distribuire quel giorno hanno trovato il
modo di escluderci.
Quei volantini oltretutto
sono stati accusati di pubblicità occulta, per la presenza di un
marchio. Queste regole sui comunicati erano state solo scritte
riguardo alla consulta e niente lega la consulta alla elezione dei
rappresentanti.
Non ritenendo giusta
l’esclusione abbiamo presentato un ricorso, dove mostravamo ciò
che per noi non andava bene in base al regolamento della scuola e al
verbale che avevano rilasciato, che non era corretto.
La risposta della
Commissione Elettorale si è rivelata negativa, la scuola ha un
compito educativo, e noi siamo stati appunto accusati di non aver
saputo rispettare le regole e perciò esclusi dalla competizione.
Pensate
che vi abbiano punito ingiustamente?
Matteo:
Secondo
noi ciò che è successo è negativo anche per la scuola. Alla fine
avevamo preso 460 voti totali e contando che la scuola ha
poco più di 1000 persone, una parte di queste non è stata
accontentata del proprio voto. Certo, se fossero state più liste ci
sarebbe stata più varietà di scelta e così la scelta dei
rappresentanti è stata un po’ forzata
Pietro:
Non mi
ha dato più di tanto fastidio la squalifica, ma
più che altro il modo in cui l’hanno fatto.
I
membri dell'altra lista sono addirittura dovuti andare a
parlare con dei professori per “chiedere cosa fare”. In
più loro hanno presentato un testimone alla Commissione il
quale affermava di aver ricevuto lui stesso un volantino
in mano da uno di noi, “casualmente” il testimone
era in classe di uno di loro. Noi non gli abbiamo
distribuiti in mano alle persone ma non li avevamo
solo appesi per la scuola e incorrettamente nel
verbale è stato scritto che noi gli abbiamo distribuiti
e affissi.
Federico:
è stato decisamente ingiusto perché ... sì!, potevamo
stare più attenti nel rispettare questaregola,
ma comunque da un punto di vista umano non sarebbe
andato ad influire su quello che sarebbe
stato
il voto di una singola persona, la gente non avrebbe
cambiato sicuramente la sua idea.
Se
vi foste trovati nei panni dell’altra lista avreste
reagito ugualmente?
Sinceramente non avremmo fatto ciò che ha fatto l’altra lista. Noi ce la saremmo giocata questa elezione, pur sapendo che gli altri stavano facendo un’infrazione di quello che chiamiamo regolamento.
Almeno alla fine i rappresentanti sarebbero potuti essere 4
come previsto.
I
ragazzi dell'altra lista potevano scegliere se
fare ricorso contro di noi o fare decidere
al Preside e al Consiglio d’Istituto.
Hanno deciso di presentare un testimone,
facendo un doppiogioco, e quando gli
è stato chiesto se approvassero il ricorso loro
hanno risposto di no, così da fare bella figura.
Alla
fine quando la voce della nostra espulsione si è sparsa, mancavano
due ore alla fine delle elezioni e la gente si è trovata
praticamente costretta a votare l’altra lista.
Davanti alla
commissione elettorale avete ammesso la vostra colpa?
Noi
non abbiamo fatto nulla ma i nostri volantini sono stati appunto
affissi da nostri amici, che li avevano già dai giorni precedenti
all'elezione, attaccandoli senza senso di responsabilità e senza
pensare a conseguenze di simile spessore.
Cosa
vi sentite di dire ai membri della Commissione?
Le
elezione dei rappresentanti si, sono importanti ma sinceramente sono
state prese troppo sul serio dalla commissione, perchè alla fine non
abbiamo fatto niente di così tanto grave .
Potevano
magari semplicemente limitarsi rimproverarci facendoci notare
appunto l’errore che inconsciamente avevamo fatto.
Secondo
noi la reazione è stata un po’ esagerata perché ad esempio quando
abbiamo fatto il ricorso a questo non è stata data così tanta
importanza, come se ci avessero escluso senza neanche se sentire cosa
avevamo da dire in nostra discolpa, paragonandoci subito al caso che
è avvenuto 3 anni fa.
E ai rappresentanti e agli studenti del Serpieri?
Buona
fortuna per la rappresentanza di quest’anno, speriamo che riusciate
a fare ciò per cui vi siete candidati e cose valide e utili per la
scuola. Dopo
tutto quello che è successo e che hanno fatto per riuscire ad essere
eletti, speriamo almeno che facciano un buon lavoro.
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